
COLTIVIAMO LA TRADIZIONE
A distanza di qualche mese dall’uscita sul notiziario del Comune di Terragnolo dell’articolo sul grano saraceno, ho deciso di rivisitare il testo elaborato da Giulia, ragazza che si occupa per mezzo del servizio civile del progetto Terragnolo che conta.
Per chi non conoscesse Terragnolo, esso è un piccolo paese vicino a Rovereto in provincia di Trento e il progetto sopraccitato nasce con lo scopo di valorizzare il territorio per contrastarne l’abbandono. Terragnolo che conta ha preso il via un anno fa e si sviluppa su più fronti. Tra questi la coltivazione del grano saraceno.
Lo spopolamento dei piccoli comuni italiani rappresenta un’emergenza nazionale che crea gravi danni alla cultura del nostro paese.
Recentemente, il progetto di costruzione di un’autostrada ha sconvolto la comunità di Terragnolo che ha visto vanificare i suoi innumerevoli sforzi nel mantenere vive le proprie tradizioni. Il disinteresse delle comunità di valle dimostrato per molti anni dalla classe politica che a scopo di lucro si vuole riappropriare con prepotenza ed ingordigia di un territorio, è ciò che più turba. Per questo da giovane originaria di questo paese, ho sentito la necessità di dare il mio contributo nella lotta alla devastazione paesaggistica di una zona incontaminata diffondendo la mia conoscenza in campo nutrizionale sul grano saraceno, cereale storicamente molto diffuso nelle zone rurali di Terragnolo, che viene coltivato con tanto impegno e dedizione da un gruppo di agricoltori volontari di Terragnolo chiamato “I Saraceni”.
Un ringraziamento particolare va a quelle persone che hanno donato generosamente i semi antichi conservati nei sottotetti. In questo modo hanno permesso di preservare la biodiversità.
Terragnolo che conta ha bisogno di nuovi volontari che abbiano la passione di coltivare il grano saraceno o che aiutino gli agricoltori nella raccolta. Periodicamente vengono programmati degli incontri aperti al pubblico che aiutano ad approfondire l’argomento.
Il grano saraceno
Il grano saraceno è una pianta erbacea i cui chicchi sono il frutto dell’infiorescenza della pianta. Di colore scuro e dal sapore deciso, ha un alto contenuto di fibre (in 100 grammi di grano saraceno troviamo 6,7 grammi di fibre).
La fibra alimentare mantiene la sazietà più a lungo, migliora la funzionalità intestinale e i disturbi ad essa associati (ad esempio la stipsi) e riduce il rischio per importanti malattie cronico-degenerative, in particolare i tumori al colon-retto, il diabete e le malattie cardiovascolari.
Il sistema di coltivazione del grano saraceno è un altro aspetto da non sottovalutare: può essere facilmente inserito nel circuito dei prodotti biologici perché non necessita dell’utilizzo di fertilizzanti, trattamenti antiparassitari e diserbanti. Come tutti i cereali in chicchi, anche il grano saraceno contiene fibra nello strato esterno. È bene dunque che sia biologico perché la parte più esterna è anche quella in cui si accumulano maggiormente i pesticidi.
Tra i preziosi Sali minerali e vitamine contenuti nel grano saraceno troviamo: magnesio, potassio, selenio, zinco, rame e alcune vitamine del gruppo B. Magnesio e potassio intervengono per il corretto funzionamento dei nervi e dei muscoli, selenio, zinco e rame contribuiscono al buon funzionamento della tiroide e le vitamine del gruppo B aiutano a superare la stanchezza cronica.
Il grano saraceno è adatto a tutti?
Il grano saraceno è adatto a tutti: adulti, bambini, diabetici e celiaci perché è naturalmente privo di glutine.
Come può essere utilizzato in cucina?
Il grano saraceno in chicchi si presta bene alla preparazione di molti piatti: polpette, zuppe, insalate fredde ecc. oppure può essere trasformato in fiocchi per una gradevole colazione o in farina per la preparazione di dolci, biscotti, gnocchi, pane e pasta.
Ad esempio, la farina di grano saraceno a Terragnolo viene utilizzata nella preparazione dei “Fanzelti” che sono un tipico piatto della cucina tradizionale del paese. Se volete assaggiare questa pietanza vi consiglio di recarvi presso il ristorante Valduga Laura a Piazza di Terragnolo invece, per gli gnocchi di grano saraceno vi suggerisco malga Borcola a passo della Borcola aperta per tutta la stagione estiva.
Concludo le mie riflessioni dicendo che le sfide da vincere rappresentano un modo per mettersi in gioco e raggiungere i propri obiettivi.
Foto autentiche del grano saraceno antico di Terragnolo.