DIETA E GRAVIDANZA

Troverai questi argomenti:

Gravidanza nella donna normopeso
– Gravidanza nella donna sovrappeso o obesa
– Gravidanza nella donna vegetariana o vegana
– Gravidanza nella donna diabetica o a rischio

  • GRAVIDANZA NELLA DONNA NORMOPESO

Come si struttura il percorso nutrizionale?

  1. Analisi delle abitudini alimentari e stima della quota calorica assunta
  2. Elaborazione di un piano dietetico che tenga conto del fabbisogno calorico aggiuntivo per ciascun trimestre di gravidanza, del peso, dell’attività fisica svolta, delle porzioni e delle frequenze di consumo degli alimenti adatte, dell’equilibrio nella composizione di carboidrati, proteine, grassi, Sali minerali e vitamine e della sicurezza alimentare
  3. Monitoraggio a fine del primo trimestre e a fine del secondo trimestre (analisi del peso e del diario alimentare)

A cosa serve il percorso nutrizionale?
– Monitorare la crescita ponderale che deve essere adeguata per ciascun trimestre, evitando gli eccessi o i difetti così da favorire una regolare crescita embrio-fetale e un esito ottimale del parto.
– Assicurare al feto i carboidrati, le proteine, i grassi, i Sali minerali e le vitamine di cui ha bisogno. Nel corso della gestazione il fabbisogno di sali minerali e vitamine aumenta maggiormente ed è necessario assicurarsi che questa necessità venga soddisfatta.
– Tenere sotto controllo situazioni cliniche comuni in gravidanza (nausea, vomito, stipsi, anemia)
– Fornire alla futura madre informazioni nutrizionali corrette perché possa a sua volta trasmettere un’adeguata educazione alimentare ai propri figli

  • GRAVIDANZA NELLA DONNA SOVRAPPESO O OBESA

Come si struttura il percorso nutrizionale?

  1. Analisi delle abitudini alimentari e stima della quota calorica assunta
  2. Elaborazione di un piano dietetico che tenga conto del fabbisogno calorico aggiuntivo per ciascun trimestre di gravidanza, del peso, dell’attività fisica svolta, delle porzioni e delle frequenze di consumo degli alimenti adatte, dell’equilibrio nella composizione di carboidrati, proteine, grassi, Sali minerali e vitamine e della sicurezza alimentare
  3. Monitoraggio: spesso c’è la necessità di un controllo intermedio dopo un mese dalla prima consulenza per valutare il cambiamento delle abitudini alimentari (analisi del peso e del diario alimentare) oltre a quello a fine del primo trimestre e a fine del secondo trimestre. A volte i controlli possono essere a cadenza mensile.

A cosa serve il percorso nutrizionale?
– Monitorare la crescita ponderale che deve essere adeguata per ciascun trimestre, prevenendo incrementi di peso eccessivi così da favorire una regolare crescita embrio-fetale e un esito ottimale del parto.
– Assicurare al feto i carboidrati, le proteine, i grassi, i Sali minerali e le vitamine di cui ha bisogno. Nel corso della gestazione il fabbisogno di sali minerali e vitamine aumenta maggiormente ed è necessario assicurarsi che questa necessità venga soddisfatta.
– Tenere sotto controllo situazioni cliniche comuni in gravidanza (nausea, vomito, stipsi, anemia)
– Ridurre il rischio di complicanze prenatali, perinatali e postnatali quali ipertensione, preeclampsia ed eclampsia, tromboembolismo, diabete gestazionale, macrosomia fetale, incontinenza urinaria ecc.
– Fornire alla futura madre informazioni nutrizionali corrette perché possa a sua volta trasmettere un’adeguata educazione alimentare ai propri figli

È raccomandata la perdita di peso durante la gravidanza?
Anche per le donne sovrappeso e obese si stima un incremento ponderale di 5-10 kg ma se il peso rilevato è superiore a quanto raccomandato, è indicato uno schema alimentare che arresti la crescita e nei casi più gravi che riduca il peso. Ogni donna dovrebbe iniziare un percorso di perdita di peso prima di intraprendere una gravidanza

  • GRAVIDANZA NELLA DONNA VEGETARIANA O VEGANA

Il percorso nutrizionale e la sua funzione sono gli stessi indicati per la gravidanza fisiologica o la gravidanza in una donna sovrappeso/obesa.
Perché chiedere aiuto?
La donna vegetariana/vegana ha un rischio maggiore di andare incontro a carenze nutrizionali rispetto a donne onnivore; in modo particolare di vitamina B 12, calcio, vitamina D, iodio, ferro e proteine.

  • GRAVIDANZA NELLA DONNA DIABETICA O A RISCHIO

Si possono verificare tre situazioni diverse per cui è bene indirizzare in modo diverso il percorso nutrizionale:
1. Diabete pregestazionale ovvero donne che sono a conoscenza della loro patologia già prima della gravidanza. Le pazienti con diabete di tipo I sono già seguite dal centro antidiabetico per la cura del diabete mellito. Quello che può essere offerto all’esterno è un supporto in più alla conta dei carboidrati, alla verifica del rapporto insulina/carboidrati e al controllo della glicemia
2. Diabete manifesto dopo valutazione degli esami ematici durante le prime visite ginecologiche. Viene trattato con sola dieta o con dieta e terapia medica. Anche in questo caso le donne vengono seguite dal centro specializzato ma possono avere un supporto in più dato dall’esterno.
3. Screening per il diabete gestazionale che consiste nella valutazione di alcuni fattori di rischio che aiutano a identificare le donne che possono sviluppare nel corso della gravidanza questa malattia es. familiarità positiva per diabete in familiari di primo grado, obesità, pregresso diabete gestazionale ecc. Queste pazienti non vengono da subito seguite dal centro antidiabetico ma viene suggerito un OGTT a 16-18 settimane o a 24-28 settimane. Solo dopo diagnosi di diabete gestazionale vengono prese in carico. Lo scopo di essere seguite all’esterno del centro è quello di evitare lo sviluppo della malattia. Il percorso nutrizionale e la sua funzione sono gli stessi indicati per la gravidanza fisiologica o la gravidanza in una donna sovrappeso/obesa e serve anche a controllare la glicemia al fine di prevenire chetonuria/chetonemia.

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