
FERRO
Ad inizio settimana sono stata dal mio ginecologo per una visita di controllo.
La gravidanza procede bene ma ha riscontrato un basso valore di emoglobina dagli esami del sangue.
L’emoglobina è una proteina che si trova nei globuli rossi (cellule del sangue) e che, grazie al ferro che la costituisce, lega e trasporta l’ossigeno alle cellule del nostro corpo.
Una carenza di emoglobina implica una carenza di ferro e dunque una minor ossigenazione dei tessuti.
Il corretto funzionamento del metabolismo energetico (produzione e utilizzo di energia dalle cellule) è un’altra importante funzione assunta dal ferro nel nostro corpo. Ecco spiegati i due motivi per cui, persone carenti di questo minerale, sono deboli, spossate e stanche.
Il mio ginecologo valuterà un’integrazione di ferro con i prossimi esami. Ricordatevi che la sideremia (il ferro circolante) non è sufficiente per valutare carenze occorre anche la ferritina (le riserve di ferro) e l’emocromo completo.
L’integrazione senza la supervisione di un medico non è consigliabile. Infatti sebbene molte persone pensano che “un po’ di ferro in più fa giusto bene”, in realtà esso è una delle maggiori sostanze pro-ossidanti.
Il ferro favorisce la formazione di radicali liberi che danneggiano le cellule e i tessuti del nostro corpo predisponendoci a sviluppare più facilmente malattia. Non a caso la sua carenza è una condizione clinica abbastanza diffusa: il corpo lo rifiuta perché pericoloso anche se utile.
La mia curiosità, nata al termine della visita, mi ha portata ad andare a rivedermi alcune informazioni sul ferro.
Le persone più soggette a carenza sono i neonati, i bambini e gli adolescenti (la crescita richiede un fabbisogno maggiore di ferro), donne durante il ciclo mestruale e più in generale in età fertile, donne in gravidanza, soggetti che svolgono sforzi fisici intensi, soprattutto di tipo aerobico e vegani/vegetariani.
I più fortunati sono gli uomini e le donne in menopausa.
Il ferro contenuto nel cibo è di due forme: il ferro emico e il ferro non-emico. Il ferro emico è meglio assorbito di quello non-emico cioè viene utilizzato dal nostro corpo con molta più facilità. La verdura a foglia come gli spinaci contiene ferro non-emico mentre la carne rossa, ferro emico.
Altre fonti sono le frattaglie, il tonno, il salmone, il tuorlo d’uovo, i legumi secchi, la frutta secca e i cereali integrali.
Attenzione! Il calcio del latte e dei formaggi, gli ossalati degli spinaci crudi e del cioccolato, i fitati dei legumi, i tannini del tè e i polifenoli del caffè riducono l’assorbimento di ferro. Per favorirlo, sono necessarie giuste combinazioni alimentari che non sono ad esempio la polpetta di carne ricoperta da formaggio filante.
La vitamina C invece facilita l’utilizzo del ferro.