La supplementazione riduce il rischio di difetti del tubo neurale, il rischio di malattie cardiache congenite e ha effetti benefici sullo sviluppo adeguato della placenta. Se non si assume acido folico durante il primo mese di gravidanza (e nei 3-4 mesi precedenti) il rischio di andare incontro a queste problematiche diventa maggiore e lo diventa ancor più se si procrastina l’integrazione per più tempo.

Tuttavia trattandosi di rischi non è detto che si verifichino con certezza. Ci sono mamme che hanno trascorso una gravidanza fisiologica e hanno partorito bambini sani pur non avendo provveduto all’assunzione. Se si scopre la gravidanza dopo l’esecuzione di un test e si decide di portarla a termine è importante prendere da subito acido folico. In farmacia ci sono moltissime soluzioni che non necessitano di prescrizione medica. Assumere sovradosaggi per “recuperare” i mesi persi è assolutamente da escludere.

A termine del terzo mese di gestazione l’integrazione di acido folico assume una funzione meno importante essendo però presente in moltissimi multivitaminici prenatali, la cui assunzione viene raccomandata per tutta la gravidanza, si può prendere tranquillamente.