DEBELLARE LA CANDIDA DEFINITIVAMENTE
La flora vaginale di donne sane è prevalentemente costituita da lattobacilli che prendono il nome di lattobacilli di Doderlein: Crispatus, Jensenii, Gasseri e Iners. Questi bacilli hanno il compito di mantenere basso il pH vaginale perché in un ambiente acido i patogeni non riescono a riprodursi. Quando un trauma destabilizza l’equilibrio, i diversi bacilli si schierano in difesa. Immaginatevi una brigata costituita da più battaglioni. La prima ad intervenire è la specie Crispatus che mantiene acido l’ambiente. Se viene decimata entrano in aiuto la specie Jensenii e Gasseri. Il Ph però inizia a cambiare. Questi due lattobacilli lavorano duramente per ricomporre l’equilibrio della specie Crispatus e quindi del sistema in generale. Quando il nemico è molto forte e distrugge questi battaglioni entrano in gioco gli ultimi soldati della brigata (specie Iners) ma se anche questi vengono sconfitti gli agenti patogeni iniziano a riprodursi.
La candida è un fungo che fa parte della flora e collabora con i lattobacilli a preservare la salute vaginale. Tuttavia, in determinate circostanze, prolifera troppo e diventa lei stessa un parassita, provocando i comuni fastidi ad essa correlati. Il tipo di candida identificabile nella maggior parte delle donne è la Albicans ma esistono anche altre specie. L’utilizzo di antimicotici rappresenta il primo contrattacco per alleviare i sintomi. Ma in associazione a questa terapia è importante modificare la dieta perché lo zucchero, il lievito e tutti i latticini sono terreno fertile per la candida. È utile intervenire anche con un’integrazione di lattobacilli di Doderlein perché evitano recidive. L’antimicotico abbassa la carica della candida ma non interviene sul riequilibrio della flora vaginale che è facilmente attaccabile perché già compromesso. A fine terapia, la dieta deve essere modificata e indirizzata a sostenere un microbiota vaginale fecondo.
Per saperne di più https://www.isabellagerola.it/trattamento-dellinfezione-da-candida/